venerdì 18 settembre 2015

Una tazza MaMETe come premio per una colazione che sa di vacanza

Qualche tempo fa un blog molto carino che si chiama Il Colazionista ha fatto un articolo sulle maioliche MaMETe, nate dalla riuscitissima combo con la ceramista Maniterra, che ha realizza a mano le ceramiche su cui io decoro le mie opere.

Ora è di nuovo tempo di collaborazioni con Il Colazionista: un blog che unisce l'arte alla colazione.

Ci è stato chiesto di realizzare una tazza per il contest fotografico estivo dedicato alle petit déjeuners durante le vacanze, infatti l'hashtag era #colazionechesadivacanza.


Forme di tazze ne esistono davvero parecchie, ognuno ha la sua preferita che sia alta o bassa, stretta o larga, da latte o da caffè, col manico o senza, di metallo o di ceramica, liscia o ruvida, da  o da cappuccino, ecc tra le tante io e Maniterra abbiamo deciso di creare un mug: a large cup with straight sides used for hot drinks.

Maniterra ha realizzato la tazza lavorando a mano l'argilla e io, dopo la prima cottura, l'ho decorata con uno dei miei tipici cactus, aggiungendo all'interno la scritta con la mia calligrafia Il Colazionista.







Il concorso era aperto a tutti e han partecipato persone da tutta Italia ma la tazza casualmente è andata in premio ad un'amica che io e Chiara abbiamo in comune! Com'è piccolo il mondo :)
La foto vincitrice è stata scattata da Serena, la propietaria del B&B La Finestra Sul Lago di Candia Canavese, un bellissimo posto con le persiane blu che si affaccia sul lago circondato dalle colline






In questo delizioso b&b sono già perfettamente integrati alcuni dei miei quadri e delle ceramiche di Maniterra







Sembra fatto apposta, sembra che il contest fotografico de Il Colazionista sia stato pilotato, sembra che il concorso sia truccato ma in realtà sono tutte coincidenze e la tazza MaMETe non poteva trovare casa migliore :)











venerdì 4 settembre 2015

Diario di viaggio Corsica 2015 (come quando si era bambini)

Le vacanze in estate soprattutto ad agosto sono d'obbligo per l'italiano, se si lavora con l'estero tutti ti chiedono come mai ad agosto in Italia non lavora mai nessuno?
Perché abbiamo da fare con i cocomeri e il mare.

Noi di Ivrea quando si era piccoli in vacanza si andava a Luglio, per via dell'Olivetti nostra croce e delizia, adesso siamo grandi e la delizia è svanita così si va in vacanza ad agosto quando in ferie sai non ci va proprio proprio nessuno e i prezzi sono proprio proprio economici, a meno che non prenoti l'estate prima allora magari ti fanno uno sconto del 5% che comunque conviene sai!!!

Comunque siamo italiani e quindi d'estate si va al mare, anche se il mare ce l'hai sotto casa.
Noi sotto casa abbiamo le montagne, così abbiamo deciso di andare al mare in Corsica ma poi dell'isola ci è piaciuta più la montagna.
Ci siamo andati col traghetto, il mare era mosso sia all'andata che al ritorno, avere il maldimare è come aver preso la sbronza più colossale di tutta la tua vita senza aver fatto nemmeno la festa!
Tutto questo non mi ha fermata dallo scrivere il diario di viaggio, come quando ero bambina.



Cosa serve prima di iniziare:

  • un vecchio quadernetto a righe o quadretti con i margini o senza, meglio se recuperato dal fondo di un cassetto
  • la penna, meglio se scrive perché se non funziona poi non scrivete niente
  • delle matite colorate nuove o usate, meglio se un po' mangiucchiate e con la punta che si rompe
  • quindi ovvio un temperino, meglio quello con il buco grande e quello piccolo
  • la colla stick, meglio nuova perché se poi finisce?!
  • le forbici, meglio se con la punta arrotondata perché se ve le portate in spiaggia o in gita e hanno la punta rischiate una mezza tragedia e nessuno brama le tragedie quando si è in vacanza
  • la gomma, meglio se poi non la si usa mai
  • un astuccio dove mettere tutto ciò, meglio se si chiude perché se no poi si perde tutto

Cosa serve quando si inizia:
  • avere delle storie da raccontare
  • cercare i depliant del posto che si sta visitando, perché se no poi non si ha niente da attaccare 
  • segnalare che tempo fa, perché se piove sempre e non ti piace la pioggia magari l'anno dopo vai da un'altra parte
  • scrivere cosa si fa, cosa si vede, dove si va, con chi lo si fa ma senza mettere i perché tanto in vacanza i perché non servono a niente
  • fare dei disegnini quando non si hanno foto da attaccare, troppo scritto poi annoia
  • appuntarsi cosa si mangia, perché se una cosa non è piaciuta in teoria non la si riassaggia

poi alla fin fine ognuno il diario lo fa come vuole, noi per Le Avventure di Picasso quest'anno l'abbiamo fatto così: