domenica 24 gennaio 2016

Il vino dell'arancere per il Carnevale di Ivrea

Carnevale si avvicina e ad Ivrea è molto sentito, io sono nata e cresciuta qua e quindi potete immaginare come scalpito in questo periodo ricco di eventi pre carnevaleschi!
Quest'anno lascio la mia impronta per dissetare gli aranceri, ovvero ho fatto l'etichetta del Vino dell'arancere, il prodotto che Il Negozietto dedica al Carnevale di Ivrea.

Un ottimo vino rosso dell'Azienda Agricola Terre Sparse con le spezie dell''Erborista Lara Scotti per preparare il vin brulè che scalda il cuore e l'anima per vivere al 100% il Carnevale e la battaglia delle arance!







è possibile acquistare il Vino dell'arancere presso Il Negozietto, via Torino 117 Ivrea



mercoledì 13 gennaio 2016

Parigi: diario di viaggio a disegni

Durante le feste natalizie si mangia come porcelli, a me piace mangiare come un porcello ma quest'anno non ce la potevo fare! Chi dice che durante queste vacanze si riposa mente sapendo di mentina oppure è andato a farsi un viaggio, noi abbiamo optato per la seconda e siamo andati a Parigi, la Ville Lumiere.
Il diario di viaggio lo faccio da quando ero bambina, se seguite il blog Le Avventure di Picasso lo sapete già se no fatevi un giro per vedere i diari passati. Solitamente attacco le foto dei depliant e faccio qualche disegnino ma questa volta ho fatto solo disegni, oppure come dicevo mentre guardavo qualcosa che mi piaceva a Parigi: "Fabio fermati, faccio una foto!" e disegnavo sul quadernino.

Insomma bando alle ciance, eccovi il diario di viaggio:

siamo partiti col TGV da Torino Porta Susa direzione Parigi Gare de Lyon, l'avevamo prenotato prima dello spiacevole attentato di novembre e comunque non abbiamo pensato nemmeno per un istante di annullare perché non ci si può mica chiudere in casa e smettere di vivere.
Treno veloce comodissimo per chi abita in nord Italia, sali in centro a Torino o Milano e scendi in centro a Parigi.
Durante il viaggio puoi:

  • leggere che a casa non hai mai tempo per finire quel libro lì
  • mangiare i paninetti con la frittata che ti sei portato da casa perché sul treno costano troppo
  • dormire svegliandoti con la testa che non sembra più attaccata al collo
  • stracciare qualcuno a battaglia navale mettendoci più a disegnare la griglia che a giocare
  • fare TUTTA la settimana enigmistica
  • bere un'intera bottiglia di vino, su consiglio della mia amica
  • ascoltare le telefonate degli altri dimenticandoti del tuo cellulare, che tanto dai sei in viaggio cosa ti frega di sapere cosa succede sui social!
  • punzecchiare con una penna il tuo fidanzato che vuole dormire o leggere 
  • guardare fuori dal finestrino e giocare a il primo che vede un albero di natale, una mucca, una macchina rossa, una bicicletta, un gatto, una casa gialla, un bambino ecc.



Parigi è bellissima tutto l'anno, ma a fine anno lo è di più perché c'è la magia del Natale nell'aria e tutte le lucine che fanno tanto romantico, ma soprattutto noi siamo stati molto fortunati perché ha sempre fatto bel tempo e non faceva nemmeno freddo, roba che credo succeda ogni 427 anni.
Arrivati a casa nel 2° Arrodissement abbiamo fatto un giretto nei dintorni, eravamo praticamente in pieno centro. Abbiamo visto il Canal St Martin con i suoi bei ponticelli.

Presi dall'entusiasmo, il secondo giorno, abbiamo camminato come matti sotto un cielo azzurrissimo e abbiamo visto:
Notre Dame BELLISSIMA forse la mia cosa preferita di tutta la città perchè ci sono i Gargoyles. 



Abbiamo passeggiato lungo la Senna fino alla Tour Eiffel, dove però c'era troppo casino di turisti e quindi fatta foto siamo andati verso l'Arco di Trionfo, da qui partono gli Champs Élysèes la via di negozi chic che abbiamo percorso fino a Place de la Concorde dove c'è la ruota panoramica e poi i giardini dove c'è poca erba e su quella che c'è non ci puoi andare sopra, non ci puoi portare il cane, non ci puoi giocare a pallone, insomma una storia triste.
La sera abbiamo mangiato da Dédé la Frites (recensione su Trip Advisor) seguendo i consigli della guida Parigi Low Cost, guida anticrisi alla città più romantica del mondo di Elena Italiani, molto ben fatta e molto utile :)



Il terzo giorno avevamo male alle gambe, che vecchi e così abbiamo deciso di camminare di nuovo a manetta, che furbi. Siamo andati al Marchè aux Puces di Saint Ouen a nord di Parigi è uno dei più antichi mercatini delle pulci ed è enorme ma ha dei prezzi veramente folli! Siamo riscossi verso il centro passando da Montmartre dove abbiamo visto la Basilica Sacré Cœur, il Muro dei Ti Amo e il Moulin Rouge.
La sera abbiamo mangiato escargots, anatra e agnello con le patate a Les Petits Carreaux (recensione su Trip Advisor). 



Il quarto giorno abbiamo visto il Marais, il Centre Pompidou dove però c'era troppa coda per entrare, l'Hôtel de Ville che sarebbe il Municipio dove solitamente c'è la pista di pattinaggio ma quest'anno c'erano delle sculture di animali fatte di plexiglass colorato.
Abbiamo proseguito fino alla Place de la Bastille ma la Bastiglia non c'è più perché se la sono presa nel 1789 con la rivoluzione! Abbiamo deciso di goderci il sole nel poco distante Jardin des Plantes, dove c'è anche lo zoo ma non ci siamo mica entrati poveri animali :(
Qui vicino c'è la famosa università La Sorbona, nel quartiere Latino degli studenti dove abbiamo anche visto la Chiesa di Saint Étienne du Mont e il maestoso Pantheon, in cui riposano gli eroi della patria francese.
Passeggiando siamo ripassati delle isole dove abbiamo visto la Sainte Chapelle, anche qui troppa coda per entrare e quindi tornando verso casa ci siamo fermati a fare shopping a Les Halles, un grande centro commerciale sotterraneo dove una volta c'era il mercato all'ingrosso. 



Il quinto giorno passando da Place de la République, siamo andati al Marchè des Enfants Rouges, molto carino con tanti banchi multietnici dove si può anche mangiare al volo, noi abbiamo pranzato al libanese. poi siamo andati al Museo Picasso, molto bello e ricco di opere di vario genere dell'artista spagnolo ma non solo, anche qualcosa dei suoi amici come il mio preferito Mirò.
La sera abbiamo scoperto un ristorantino meraviglioso vicino a casa La Petite Rose des Sables (recensione su Trip Advisor) gestito da un'anziana coppia, Zouzou e Christian, molto simpatica e ospitale.



Il sesto giorno abbiamo fatto una gita fuori porta oltre le foreste che circondano Parigi, siamo andati a trovare Alessia e Franck e i loro due gemellini appena nati. Lui fa il pompiere e abitano negli alloggi della caserma immersa nel verde, un posto veramente bello!
Nel tardo pomeriggio siamo andati a vedere la piramide del Louvre e abbiamo fatto il giro dei Passaggi Coperti, ovvero delle vie coperte che erano state ricavate all'interno dei palazzi per permettere ai ricchi di fare shopping senza infangarsi lo stivaletto. Sono molto caratteristici e sembrano fermi alla Belle Epoque, abbiamo visto Vero Dodat, Vivienne, Des Panorama e Jouffroy Verdean.
La sera abbiamo deciso di cenare da Shaba Sha (recensione su Trip Advisor) ed è stata una piacevole sorpresa giapponese.



Il settimo giorno giornata en plein air ovvero all'aria aperta, si c'era ancora un bel sole.
Siamo andati a visitare il cimitero di Père Lachaise (recensione su Trip Advisor), un posto magico dove perdersi tra le tombe di personaggi famosi e non.
Vicino c'è il quartiere Belleville tutto su e giù con un belvedere dove si vede tutta Parigi.
Poco più in la c'è il Parco di Buttes Chaumont il più bello della città secondo me, con tanto verde e un laghetto con un'isola.
Ah era Capodanno, ma purtroppo dopo gli attentati i fuochi d'artificio erano stati annullati e noi comunque eravamo parecchio stanchi dopo i millesima chilometri camminati in quei giorni, quindi abbiamo fatto una passeggiata in centro e siamo rincasati senza gloriosi festeggiamenti.
Il giorno dopo siamo tornati a casa e abbiamo lasciato posto al freddo inverno che finalmente era arrivato.
Nel viaggio di ritorno ho scritto qualche consiglio



Au revoir Paris!