venerdì 30 gennaio 2015

Nuova collaborazione tra artiste: nasce MaMETe

Si dice che a Ivrea alla fin fine ci si conosce tutti, perché è un grande paesone e magari si è andati a scuola insieme o quello lo conosci perché è il figlio dell'amica della sorella del fidanzato di mia cugina che frequentava quel gruppo lì quando c'era ancora quel locale là nella piazza delle poste.
Io è così che ho conosciuto Chiara, facendo gli aperitivi dall'Alina nella via che porta dalla piazza ai giardinetti.
Ma poi mica lo sapevo che era lei Maniterra.
Quando me l'hanno detto massì è lei che fa le ceramiche che ha o studio a Montalto sulla strada dopo il benzinaio sai no Chiara! Chiara Maniterra!
Aaaaaah Chiara!!!! E ma dillo subito no?!
Ci si conosce tutti così a Ivrea.

Ora facciamo parte dello stesso gruppo di arte ArteInFuga e per conoscere meglio il mondo delle argille, ceramiche, porcellana, maioliche, raku, biscotto, terra e tutte queste cose che per me erano solo un insieme di parole che definivano un oggetto che avrei sicuramente sbeccato, ho partecipato ad un suo laboratorio dove ho fatto questa bellissima tazza con l'uccellino, primo esperimento!






Si è così certa una sinergia tra artiste o tra regine, lei è la Regina del Lago dice e io porto il nome della regina di Troia dice orgoglioso mio papà e disegno le coroncine dappertutto ma non per cose da reali,  per Basquiat ma questa è un'altra storia.
Ieri sono andata da Maniterra che quest'anno compie dieci anni, a me piace perché ci sono tante cose e tanta luce vi faccio vedere com'è:




Un altra parte di Maniterra è sul retro, dove ci sono i forni per cuocere e per trattare i biscotti, non quelli che si mangiano, con gli smalti, è qui che la mia tazza con l'uccellino è diventata bianca dopo essere stata immersa nello smalto e poi ancora spruzzata sempre con lo smalto ma più denso per poter essere colorata.






Per colorare le ceramiche ci sono dei colori apposta che sono delle polveri da mischiare con l'acqua, un po' come l'acquerello ma appena vengono a contatto con a superficie si asciugano e quindi all'inizio ho dovuto impratichirmi perché è un effetto totalmente diverso dalla tecnica degli acrilici che solitamente uso io, questa tecnica si chiama maiolica (giusto Chiara?!?!).



la prima creazione a due mani




...e la foto (mossa) di presentazione
con corna annesse












Ho provato a dipingere anche altre forme, questa tecnica è molto più lenta e ovviamente il prodotto finito richiede molto più tempo dalla creazione al tornio o a mano di Chiara alla decorazione mia al prodotto finale, che oggi non vedrete perché gli oggetti ora stanno cuocendo nel forno ad alte temperature e ci devono stare per svariate ore.






Alla fine sorseggiando una cioccolata calda abbiamo anche trovato un nome per questa nuova collaborazione:
MaMETe
che oltre ad essere un vino, una palestra uè fiiiiga e un giovane cristiano che subì il martirio per la fede, per noi è un insieme di tutte e due ovvero 
Mani MirandolaElena Terra




ecco le foto degli oggetti dopo la cottura









presto una mostra  a cura di ArteInFuga dove potrete ammirarli dal vivo!







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